Arredamenti per ufficio: due tendenze per il 2021

L’anno appena trascorso ha avuto un impatto epocale su molti aspetti della nostra vita, costringendoci a modificare e ripensare gli spazi e i tempi della quotidianità. Questo impatto ha riguardato anche le realtà lavorative: smart working, chiusure alternate, distanziamento sociale, dispositivi di protezione e prassi di sanificazione sono diventati, improvvisamente, elementi ricorrenti della nostra esperienza. Che conseguenze comportano, questi cambiamenti, dal punto di vista dell’organizzazione e dell’arredamento degli uffici? Abbiamo preso in esame alcune delle fonti più autorevoli in materia di design per ufficio e le abbiamo confrontate con le opinioni dei nostri esperti, per individuare alcune delle tendenze più importanti del 2021.

Ecco quindi due temi che ci sentiamo di sottolineare:

#1 – sostenibilità ambientale

Le preoccupazioni relative all’emergenza climatica e alla sostenibilità ambientale stanno diventando (fortunatamente) una priorità. L’attenzione e la facilitazione delle “buone pratiche” quotidiane (per esempio la raccolta differenziata, il risparmio energetico, l’illuminazione smart), la sensibilità “green” delle aziende, l’attenzione alla riduzione della CO2, stanno avendo un forte impatto anche sul mondo dei mobili per ufficio. Materiali riciclabili o eco-compatibili, strutture multi-funzione, sedie e scrivanie di elevata qualità e di lunga durata, sono certamente elementi importanti per la valutazione dell’impatto ecologico di uno spazio di lavoro aziendale. Occorre però ricordare che, prima di tutto, la qualità e la sostenibilità degli ambienti passa per un’attenta progettazione degli spazi di lavoro ed una valutazione competente degli elementi di salute ambientale ed ergonomica. Lo sguardo eco-sostenibile dovrebbe quindi essere un elemento che fa parte, fin dall’inizio, di un progetto di allestimento, in un’ottica di tipo “green consultant”.

#2 – multifunzionalità

L’ufficio sta diventando, sempre più, un contesto “fluido” nel quale gli spazi e gli ambienti possono cambiare funzione, le postazioni sono sempre meno “fisse” e anche i mobili e le attrezzature possono essere spostate e riconfigurate in base alle esigenze del momento. Non pensiamo certo ai famosi (o famigerati) “banchi con le rotelle” che hanno avuto tanto spazio nel dibattito politico italiano, ma a postazioni e strumenti solidi e facilmente spostabili, oltre alla grande potenzialità di poter utilizzare pareti divisorie mobili, in grado di suddividere e riconfigurare spazi e postazioni, creando layout innovativi. La ricerca e l’utilizzo di questi strumenti può rendere l’ufficio veramente flessibile e consentire di rispondere in modo “smart” alle nuove modalità di organizzazione del lavoro (si pensi, per esempio, all’uso di pareti divisorie insonorizzate per realizzare spazi per le video-call).